La fragilità capillare è un disturbo largamente diffuso nella popolazione, in particolare fra le donne. Alla base di questa problematica c’è una debolezza dei vasi di piccole dimensioni, che li rende maggiormente suscettibili ai piccoli traumi e al calore.
Cause della fragilità capillare: sedentarietà e sovrappeso
Le cause della fragilità capillare sono molteplici e possono derivare da vere e proprie patologie, per esempio deficit della coagulazione o diabete, oppure da cattive abitudini alimentari e comportamentali. I fattori che possono provocare debolezza capillare sono:
- stile di vita sedentario;
- sovrappeso e obesità;
- gravidanza;
- carenze nutrizionali di vitamina C e flavonoidi;
- eccessiva esposizione solare oppure a fonti di calore.
Sintomi della fragilità capillare: ematomi e macchie puntiformi
L’indebolimento di piccole vene e capillari è scatenato da un’infiammazione del tessuto vascolare, che comporta un danno alle pareti dei vasi sanguigni. L’azione di collagene e acido ialuronico, due elementi fondamentali per l’elasticità capillare, viene limitata e ridotta, provocando un’eccessiva permeabilità capillare, visibile attraverso sintomi tipici della debolezza capillare come:
- macchie puntiformi di colore rossastro, dovute all’eccessiva permeabilità dei capillari, tipiche della zona del viso;
- capillari rotti sulle gambe e sul viso, dove formano le tipiche “ragnatele” rossastre;
- ematomi che si manifestano anche dopo traumi di lieve entità, soprattutto sulle gambe; inizialmente sono di colore rosso violaceo, dopo qualche giorno diventano giallo-verdastri.
Trattamento farmacologico e fitoterapico per la fragilità capillare
Il medico di fiducia può consigliare diverse terapie individuali per la cura della debolezza capillare, impiegando medicinali a base di acido ascorbico (vitamina C) e bioflavonoidi, contenuti principalmente nei mirtilli e nei lamponi. Questi due principi attivi sono coinvolti nella formazione di collagene, indispensabile per il mantenimento della struttura capillare. Un valido aiuto può essere dato anche dalla fitoterapia, che impiega principi attivi estratti dalle piante che favoriscono il riassorbimento degli edemi, come l'escina, ricavata dai semi dell'ippocastano, o la rutina, presente in alcuni agrumi. Anche le ruscogenine, ricavate dal pungitopo, svolgono un’azione vasoprotettiva.
Come affrontare e prevenire la fragilità capillare in estate
In estate la temperatura elevata e l’esposizione solare possono facilitare la rottura dei capillari, soprattutto sulle gambe. Gonfiore alle gambe, prurito e chiazze rossastre sono le complicanze tipiche dei mesi estivi. Per dare una mano ai nostri capillari possiamo mettere in atto alcune precauzioni e strategie per prevenire la fragilità capillare durante l’estate:
- meglio non indossare tacchi alti per molte ore, poiché favoriscono il rallentamento della circolazione;
- evitare di rimanere molte ore in piedi o seduti, per non creare “ristagni” di sangue localizzati nelle aree delle caviglie e dei piedi;
- rinfrescare le gambe con il getto freddo della doccia indirizzato sulle gambe e le caviglie, che svolge un’azione tonificante sulle pareti dei vasi;
- usare calze a compressione graduata;
- camminare 20-30 minuti al giorno.
Fonti
Dudek-Makuch, M., Studzińska-Sroka, E., Horse chestnut – efficacy and safety in chronic venous insufficiency: an overview, Revista Brasileira de Farmacognosia, volume 25, issue 5, pages 533-541, 2015.
https://doi.org/10.1016/j.bjp.2015.05.009Laurence E. Hines, Robert J. Parker, The effect of ascorbic acid on capillary fragility, Q Bull Northwest Univ Med Sch 1949 Winter, volume 23, issue 4, pages 424–427.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC3802915Wing-kwan Chu, et al., Chapter 4Bilberry (Vaccinium myrtillus L.)
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK92770/