Il rientro a scuola dopo le vacanze estive può essere un evento stressante per bambini e ragazzi. L’estate è il momento in cui si affrontano nuove esperienze, si fanno nuove amicizie, si vive un periodo libero da quegli impegni scolastici che caratterizzano tutto il resto dell’anno. I ritmi di vita sono molto diversi rispetto ai mesi invernali: si preferisce fare attività all’aria aperta, giocare e fare passeggiate perdendo così l’abitudine a stare seduti a lungo per seguire le lezioni o a concentrarsi nelle aule scolastiche o a casa. Nei mesi più caldi, inoltre, si dorme meno e ci si alza più tardi, gli orari dei pasti possono diventare più caotici e l’alimentazione scorretta, i libri vengono spesso accantonati e sostituiti con i dispositivi elettronici, il tipo e la qualità dell’attività fisica cambiano. Per i ragazzi, questo intervallo di tempo è importante, perché regala loro una sensazione di libertà e spensieratezza, durante la quale imparano a gestire situazioni, relazioni ed emozioni nuove. Il ritorno alle normali abitudini è però inevitabile ed è importante che avvenga attraverso una fase di riadattamento graduale.
Lo stress da rientro
I sintomi dello stress non sono uguali per tutti. In alcuni casi può manifestarsi uno stato d’ansia che, soprattutto nei più piccoli, può essere legato alla separazione prolungata dagli adulti mentre, nei più grandi, possono essere di grande impatto sia la necessità di applicarsi a scuola, sia i problemi relazionali con i propri coetanei. Nervosismo, stanchezza, difficoltà di concentrazione, deficit di attenzione o l’iperreattività possono essere legati alla qualità del sonno, all’emotività di ciascun ragazzo o alla mancanza di esercizio. È importante non sottovalutare questi segnali perché, seppur in rari casi, lo stress può sfociare in un disturbo depressivo.Età diverse, problemi diversi
Ogni fase della crescita porta con sé le proprie particolarità. Se ai ragazzi delle scuole superiori viene richiesto un impegno crescente man mano che proseguono nel loro percorso di studi, i bambini più piccoli si trovano a dover affrontare ogni anno nuove sfide, che li pongono di fronte a esperienze mai provate in precedenza. L’inizio dell’anno può voler dire anche il passaggio a una scuola nuova, per esempio durante il passaggio dalle elementari alle medie. Questo significa nuovi compagni, nuovi insegnanti e nuove regole da rispettare. Chi invece dovrà affrontare l’esame di terza media o di maturità potrebbe vivere il rientro con ansia e preoccupazione. Soprattutto i ragazzi che si affacciano all’adolescenza possono tornare a scuola molto cambiati. Alcuni sono rimasti bambini; altri si trovano invece ad affrontare le novità e le ansie tipiche della pubertà. Entrambe le condizioni possono generare disagio e alterare gli equilibri e le amicizie consolidate negli anni precedenti.Come evitare lo stress del rientro
Per ridurre lo shock del rientro è importante tornare alle vecchie abitudini gradualmente, già prima dell’inizio della scuola. Innanzitutto, la qualità del riposo è fondamentale per ritrovare la concentrazione. I cicli del sonno vanno ripristinati, evitando già dalle ultime settimane di stare svegli troppo a lungo la sera o di alzarsi tardi. Anche l’alimentazione deve tornare a essere equilibrata, sia nel tipo di alimenti, sia nella composizione dei pasti. Bisogna bere un’adeguata quantità di liquidi, distribuita nel corso di tutta la giornata, incluse le ore scolastiche. I ragazzi andrebbero inoltre incoraggiati a leggere, non tanto per insegnare loro nozioni nuove, ma per stimolare di continuo la curiosità e la voglia di scoperta. I dispositivi elettronici e i social non vanno però demonizzati; se usati con parsimonia possono infatti essere utili per mantenere i contatti con i compagni di scuola e gli amici lontani.Fonti
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