L’onicomicosi è il termine che comprende tutti i tipi di infezione da funghi a carico delle unghie, sia delle mani che, più frequentemente, dei piedi; nello specifico le unghie degli alluci sono quelle maggiormente interessate. La manifestazione più lampante dell’infezione fungina è rappresentata dal passaggio della colorazione dell’unghia dal classico colore rosato a uno bianco-giallastro: questa modificazione può interessare tutta la lamina ungueale o solo una sua parte. In base alle varie forme della malattia possono comparire anche striature, ispessimenti e chiazze di varie forme e dimensioni.
Le cause dell’onicomicosi
Tre possono essere le classi di agenti scatenanti della micosi delle unghie:- i dermatofiti, ovvero funghi che colpiscono strutture ricche di cheratina come appunto peli e unghie. A questa classe appartiene la tinea unguium, la forma più diffusa che insorge nel 75% dei casi circa in cui si presenta la patologia, per lo più nella forma subungueale distale e laterale, dove l’unghia assume un margine frastagliato e le strie longitudinali hanno un aspetto “ad aurora boreale”.
- i lieviti, a cui sono da ricondurre i funghi del genere candida;
- le muffe non dermatofitiche, come quelle del genere Aspergillus, che sono in aumento in tutto il mondo.
Incidenza e fattori di rischio
L’onicomicosi è fortunatamente rara nei bambini. La sua incidenza incrementa pian piano con l’età. Tra i principali fattori di rischio vengono indicate patologie come il diabete, la psoriasi, l’insufficienza vascolare, la depressione del sistema immunitario e i microtraumi a carico del letto ungueale (tutte condizioni che rendono men efficaci le difese contro i funghi). Anche il fumo o camminare scalzi in piscine, palestre o saune e utilizzare calzature non traspiranti, sono comportamenti che innalzano il rischio di contrarre la patologia.Trattamenti topici e sistemici e terapie innovative
Il percorso terapeutico è di solito abbastanza lungo e varia da alcune settimane a qualche mese, in base alla gravità dell’infezione. Inoltre, la struttura della cheratina, di cui l’unghia si compone, è dura e poco permeabile e i farmaci faticano spesso ad agire uniformemente su tutta la superficie dell’infezione. I trattamenti possono essere sia topici, con l’applicazione locale di unguenti o creme a base di sostanze antifungine, che sistemici, ed essere basati sull’assunzione di farmaci antifungini orali. Per le forme avanzate si può ricorrere anche all’asportazione parziale, solo in rari casi a quella totale, della lamina dell’unghia. La terapia fotodinamica e la laser-terapia invece sono trattamenti innovativi promettenti, ma da considerarsi ancora sotto valutazione sperimentale.I rimedi naturali, non sono invece contemplati dalle linee guida italiane, anche se alcuni studi clinici ne evidenziano la sicurezza e la tollerabilità; tra le sostanze più accreditate figurano l’olio dell’albero del tè e il bicarbonato, che modifica il Ph e contrasta la crescita dei funghi. Infine, alcune ricerche inglesi, condotte nel 2018, annoverano come rimedio potenzialmente utile quale primo approccio, un unguento composto dal 40% di urea, le cui proprietà emollienti permettono di ammorbidire l’unghia e prepararla a trattamenti successivi con antimicotici.
Le possibili complicanze dell’onicomicosi
È bene non sottovalutare l’onicomicosi, se non si vuole che diventi un problema invasivo. Disparate sono le possibili complicanze, le più diffuse sono la perionissi, ovvero una sovra-infezione da batteri e l’onicolisi, ovvero lo scollamento parziale o totale dell'unghia dal letto ungueale, che rappresenta il rischio maggiore a lungo termine. Per questi motivi è importante evitare traumi e curare l’igiene e il taglio delle unghie: meglio tagliarle dritte poiché si evita la comparsa di unghie incarnite (onicocriptosi).Fonti
Halteh P et al. Over-the-counter and natural remedies for onychomycosis: do they really work? Cutis. 2016 Nov;98(5):E16-E25.
Micosi Superficiali - Linee Guida e Raccomandazioni SIDeMaST - Pacini Medicina 2014
Bodman A et al. Onychomycosis.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/books/NBK441853/- https://www.guidelines.co.uk/infection/bad-onychomycosis-guideline/453461.article