La raucedine, chiamata anche disfonia, è lo spauracchio di cantanti, professori, operatori di call center e di tutti coloro che usano la voce per professione. In inverno, con il cattivo tempo e i malanni di stagione, questa alterazione della voce può essere una fastidiosa presenza. Fortunatamente, nella maggior parte dei casi, tende a risolversi spontaneamente in sette-10 giorni.
Come si manifesta la raucedine
Per sgombrare il campo dagli equivoci bisogna innanzitutto precisare che la raucedine è un sintomo e non una malattia. È un termine che indica genericamente una variazione non fisiologica della voce, che può apparire, a seconda dei casi, roca o bassa di volume, più acuta o più grave del normale, sforzata, affannosa o tremante. La raucedine è in sostanza l’indice di un disturbo delle corde vocali, organi situati nella laringe deputati a emettere suoni. Particolarmente a rischio di raucedine sono i bambini e i ragazzini tra gli otto e i 14 anni di età (nella maggior parte dei casi per un uso improprio della voce) e gli adulti oltre i 65 anni (per un’ampia gamma di cause fisiologiche e patologiche legate all’invecchiamento organico e all’accumulo dell’esposizione a fattori nocivi).Le cause della raucedine
Le cause della raucedine possono essere molte. Tra le più comuni, l’American Academy of Otolaryngology segnala:
- il comune raffreddore
- le infezioni virali delle vie aeree superiori
- il reflusso gastroesofageo
- l’abuso della voce
- il fumo di sigaretta
- la laringite di tipo allergico.
Bisogna tuttavia ricordare che anche disturbi e patologie più gravi, come allergie, disturbi della tiroide, disturbi neurologici, polipi e tumori della laringe possono avere la raucedine tra i sintomi. Se il problema persiste oltre le quattro settimane, è consigliabile rivolgersi al proprio medico di famiglia.
La raucedine: rimedi e trattamenti
Il trattamento della raucedine varia ovviamente a seconda della causa che l’ha generata. Nella maggior parte dei casi si tratta di cambiare comportamento: per esempio, far riposare la voce, se la si è sfruttata troppo, oppure smettere di fumare. In tutti i casi si consiglia di evitare il fumo passivo e di bere molti liquidi.
Se la raucedine tende a ripresentarsi, significa che si è particolarmente esposti a questo problema. In tal caso, i comportamenti diventano preventivi. Le raccomandazioni dell’American Academy of Otolaryngology sono le seguenti:
- evitare di parlare troppo a lungo o a volume elevato;
- evitare di schiarirsi la voce o di tossire;
- smettere di fumare ed evitare il fumo passivo;
- evitare il consumo di alcol e caffè, che disidratano l’organismo;
- bere molta acqua;
- umidificare gli ambienti domestici;
- evitare il consumo di cibi piccanti.
La raucedine nei bambini
Nel caso dei bambini, le cause della raucedine sono solo in parte le stesse dell’età adulta. La più frequente è la presenza di noduli alle corde vocali, spesso prodotti da un uso improprio della voce (38-78% dei casi, secondo alcune statistiche). Tra le altre cause vi sono:
- allergie
- laringiti secondarie a infezioni
- reflusso gastroesofageo
- papillomatosi respiratoria ricorrente (rara forma di infezione delle vie aeree causata dal papilloma virus);
- paralisi delle corde vocali (rara).
Anche nel caso dei bambini, vale il limite delle quattro settimane di persistenza della raucedine, oltre le quali è bene consultare un otorinolaringoiatra pediatrico per una diagnosi e un trattamento adeguato. Lo specialista manterrà il bambino sotto osservazione, inviandolo eventualmente a un logopedista. Le linee guida stilate dall’American Academy of Otolaryngology-Head and Neck Surgery Foundation raccomanda infatti la logopedia come intervento efficace per correggere i comportamenti scorretti che possono alterare i meccanismi di fonazione nei pazienti dalla prima infanzia (non prima dei due anni di età) fino alla terza età. Nei rari casi di papillomatosi o di paralisi delle corde vocali può rendersi necessario un intervento chirurgico.
Fonti
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